Con un touch.......solo un tocco tutto è cambiato

 

E’ un metodo che lavora sulla pratica, non c’è dubbio , ma entra anche dentro la parte filosofica del nostro pensare ed ascoltare; lo facciamo con le mani e con il cuore, non solo con le orecchie.

Il Metodo Tellington TTouch ® sviluppato nel corso di molti anni è stato oggetto di studi e verifiche da parte della ricerca scientifica in giro per il mondo, con studi sia sugli animali (nessun tipo di sperimentazione dannosa s’intende) e su persone. Ciò unitamente alla grande capacità di Linda Tellington Jones, la donna eccezionale che ha inventato il metodo, nel diffondere e condividire questa filosofia, trasformandola in una pietra miliare per chi decide di approcciarsi al mondo anima-le in maniera unica e rispettosa.
I suoi fondamenti possono essere imparati da chiunque desideri essere paziente nell’ascoltare ciò che gli anima-li hanno da dire, instaurando così un rapporto esclusivo.
Il Metodo TTouch ® funziona davvero!! E perché funziona? Iniziamo con il dire che le emozioni sono custodite nelle nostre cellule ed esistendo l’intelligenza cellulare, ciò fa si che ogni cellula conosca profondamente la propria funzione all’interno del corpo. Succede che le cellule mettano in correlazione la mente con il corpo, quindi modificando il corpo, si arriva a modificare ciò che sovrintende la mente. Il TTouch® tocca il corpo per arrivare alla mente.
Potete trovare tante pubblicazioni che riguardano sia i cavalli, con i quali tutto questo è iniziato, sia gli animali da compagnia. Oggi il metodo può avvalersi di tantissimi Practitioner (esperti professionalmente qualificati) in ogni nazione, Italia compresa, dove tutti gli anni vengono proposti moduli di formazione con lo scopo di formare non solo professionisti ma anche i compagni umani che decidono di “stravolgere amorevolmente” il proprio rapporto con il proprio anima-le.

Quando mi sono approcciata al TTouch® , non sapevo assolutamente nulla a riguardo, ma avevo un problema con la mia cagnolina Ambra. Dovevo abituarla a stare nel kennel serenamente perché dovevamo prendere un aereo insieme, ma ancor prima di affrontare questo, dovevo risolvere il problema che Ambra aveva con il trasporto in auto. Dire che era una tragedia era poco. Il suo stato di ansia, paura, nausea, vomito erano incontrollabili.
Dopo aver approcciato la problematica con un Practitioner, e aver seguito ciò che mi aveva consigliato di fare sul corpo della mia Ambra, nel giro di tre settimane scarse, riuscivo a trasportarla senza che neanche un filo di bava uscisse dalla sua bocca.
Da li è scattata la scintilla, in un battibaleno mi ritrovavo a partecipare al primo modulo di formazione per Practitioner. Sono passati alcuni anni dalla fine della mia formazione e mi ritrovo a “toccare” cani, gatti e cavalli tutti i giorni. La mia vita è cambiata, adesso divulgo il metodo, perché questo possa aiutare gli animali che hanno bisogno, così come tutte quelle persone che vorrebbero poter risolvere diverse problematiche ma non sanno da che parte cominciare.
Vi riporto alcune di queste che possono essere gestite con il TTouch® : ansie, paure, insicurezze, abbaio eccessivo, masticazione degli oggetti, stress, tensioni muscolari, dorsopatie, senescenza , preparazioni a interventi chirurgici, post operatori, risveglio sereno dall’anestesia, guarigione ferite e tutto il comparto guinzaglio, come il tirare, saltare, e tantissimo di più.

Le parole che usiamo nel TTouch® sono:

- Influenzare e contenere piuttosto che controllare
- Direzionare piuttosto che correggere
- Cooperare piuttosto che competere

Analizziamo bene cosa succede quando chiediamo ad un animale di cambiare un’abitudine che per lui è “comoda”, il risultato non è sempre quello desiderato, perché per lui è difficile. Bisognerà che gli venga data la possibilità di avvertire una nuova sensazione che sarà presa come un nuovo modo di comportarsi.
Il Tocco che insegna, insegna a sentire il proprio corpo, dona consapevolezza….“ il semplice modo di toccare li rasserena…..” 
Vi invito davvero a sperimentare il metodo.

 

Scritto da Michela Mensi P2